La differenza tra metabolismo fermo e metabolismo lento, le possibili cause e i rimedi naturali per riattivare il metabolismo
Una delle convinzioni più radicate di questi ultimi tempi, in tema di alimentazione, è quello che si possa avere un metabolismo fermo. Pensate davvero che sia possibile? Eppure molte persone mi dicono: “come faccio a far ripartire il mio metabolismo fermo? Come è possibile che faccio la dieta e non dimagrisco?” La verità è che quello del “metabolismo fermo” è un concetto che in nutrizione non esiste. Nessun testo di nutrizione riporta una eventualità del genere, non ha definizione, e non avrebbe senso, poiché finché siamo vivi e respiriamo, il nostro corpo si alimenta, e continua, in un modo o nell’altro a bruciare e assimilare.
Il discorso è diverso se parliamo di un metabolismo lento, poiché esistono condizioni particolari, a volte patologiche, per cui il metabolismo non riesce a bruciare i grassi ma si limita a utilizzare solamente gli zuccheri semplici e complessi (carboidrati), poco le proteine, aumentando la richiesta degli zuccheri e portando il corpo ad ingrassare. Queste particolari condizioni riducono la velocità delle nostre reazioni metaboliche, causando un ridotto consumo di calorie con una conseguente tendenza ad ingrassare. Tutto questo ovviamente, a parità di calorie ingerite e attività fisica praticata (e sottolineo che per attività fisica, non intendo per forza un’attività sportiva, ma l’insieme di movimento motorio praticato nel corso di una giornata).
Il metabolismo lento spesso è solo una scusa
Un metabolismo lento riguarda una minoranza della popolazione, circa il 5% delle persone in sovrappeso.
E le altre? Semplicemente mangiano più del dovuto, cioè più del loro dispendio calorico giornaliero. In tal caso va diminuito l’introito calorico e aumentato il dispendio di calorie. Come? Semplicemente muovendosi di più. Tengo a precisarlo, perché questa del metabolismo fermo o del metabolismo lento è diventata la scusa del secolo per coloro che sono in sovrappeso e non riescono a rientrare nel loro peso-forma. Non vale nemmeno la scusa del problema genetico, poiché i nostri geni sono sempre gli stessi da migliaia di anni a questa parte, e già 50 anni fa non esisteva l’emergenza obesità che esiste adesso. Del resto spesso in una famiglia di persone semplicemente in sovrappeso, o addirittura obese, sono i comportamenti alimentari acquisiti che determinano l’aumento sconsiderato di peso. Quindi l’incidenza delle cattive abitudini alimentari è alla base dell’emergenza obesità di questi ultimi anni, perché mangiamo troppo, mangiamo male, e ci muoviamo molto meno dei nostri progenitori.
Quando il metabolismo lento è una realtà
Fatta questa premessa, parliamo ora dei casi in cui effettivamente possiamo riscontrare un metabolismo realmente lento.
1. Problemi alla tiroide
Il più delle volte i casi di metabolismo lento hanno a che fare con problematiche legate a patologie tiroidee. La tiroide produce gli ormoni tiroidei che sono quelli che “segnano il passo” del nostro metabolismo. Se, ad esempio ci troviamo in una situazione di ipotiroidismo, con grave carenza di secrezione di ormoni tiroidei, il metabolismo rallenta effettivamente ed aumenta la tendenza ad ingrassare poiché si brucia meno e male.
L’ipotiroidismo può essere legato a diverse situazioni patologiche, ma anche alla carenza di alcuni oligo-elementi importantissimi per la tiroide, come iodio e selenio.
In carenza dell’uno o dell’altro la tiroide non svolge bene il suo ruolo e rallenta la produzione dei suoi ormoni, creando dei problemi. Per migliorare il lavoro della tiroide si consiglia:
- l’uso di sale marino iodato
- l’assunzione di alghe (fonte ideale di iodio ma anche di altri oligoelementi utili al metabolismo)
- mangiare alimenti arricchiti di selenio (il selenio, invece, oltre ad essere fondamentale per le sue doti antiossidanti, è anche un co-fattore dell’enzima che permette di far giungere lo iodio agli ormoni tiroidei, per cui senza di esso, lo iodio rimarrebbe inutilizzato. Non consiglio di prendere integratori di selenio, poiché ne serve in tracce nel nostro organismo, e il margine tra il troppo poco e il troppo è molto vicino. Piuttosto lo troviamo nei vegetali, tenendo presente che dipende dalla composizione del terreno e che ci sono aree geografiche dove il selenio è gravemente carente. In Italia ce la caviamo benino, mentre ci sono paesi come la Cina dove il terreno è molto impoverito, sia di selenio che altri minerali. Troviamo però in commercio alimenti che sono cresciuti su terreni arricchiti di selenio, ed è il caso delle patate arricchite di selenio. Preferire quelle è sicuramente un suggerimento utile e a buon mercato .
- assumere un supplemento-multi minerale, che contenga tracce di selenio (in tal caso va bene, ma sconsiglio come prima ho detto di prendere grandi dosi di selenio sotto forma di integratore singolo, poiché può risultare tossico.)
2. Carenza di Vatamina B
Un altro problema legato al metabolismo lento può essere una carenza di vitamine del gruppo B. Queste vitamine sono legate a molti processi catabolici, cioè quelli che permettono di bruciare i macro-nutrienti a scopo energetico: sono fondamentali nel metabolismo dei grassi e delle proteine, e quindi anche una piccola carenza di queste vitamine non aiuta certo a accelerare il nostro metabolismo.
Queste vitamine sono idrosolubili. Ciò significa che il nostro organismo non ne fa scorta e che dobbiamo introitarle con la dieta tutti i santi giorni.
Ecco dove le trovate:
- germe di grano
- lecitina di soia (attenti a quella transgenica)
- lievito di birra (che però non è sopportato da tutti)
- cereali integrali
- legumi
- alghe
3.Alti livelli di insulina
Parliamo di un altro problema che può essere alla base del metabolismo lento: parliamo di quelle persone che hanno degli squilibri negli stimoli biochimici alla fame, cioè quelli che sentono continuamente il bisogno di mangiare, soprattutto cose dolci. Questo può dipendere dalla risposta della glicemia e all’increzione di insulina dopo i pasti, da diversi ormoni e altri vari fattori, ma è un’area molto complicata e ancora non del tutto chiara, ma che gioca un ruolo chiave nel funzionamento di un corretto metabolismo. Il consiglio è quello di seguire un regime alimentare che preveda il mantenimento dell’ insulina a livelli più bassi possibili, per non stressare troppo il pancreas e che a lungo andare potrebbe portare problemi ai recettori pancreatici attivando un diabete di tipo 2.
Altre cause di un metabolismo lento
4. Problemi ormonali
Alla base di un metabolismo lento, possono poi esserci fattori di tipo puramente ormonale. A volte si verificano squilibri ormonali che si riflettono sul funzionamento del metabolismo, creando una tendenza ad ingrassare, e anche a gonfiarsi (idropisia), come ad esempio un eccesso di estrogeni, in peri-menopausa, oppure anche a causa di terapie ormonali sostitutive (anche se questa eventualità oggi è pressoché nulla), dato che le pillole e i cerotti sono a bassissimo dosaggio ormonale. Ma si sa, nessuno è uguale ad un altro, quindi anche questa evenienza è sempre da verificare.
5. Stress
C’è poi lo stress: e l’increzione di insulina e cortisolo, che possono creare scompensi, ma questo l’ho già spiegato in un precedente post, che possono indurre l’aumento di peso. Per maggiori informazioni sull’argomento leggi “Perché lo stress può farci ingrassare?“.
6. Farmaci
Ci sono poi anche diversi farmaci che posso contribuire ad un metabolismo lento e si oppongono alla perdita di peso: il cortisone, i betabloccanti, alcuni tranquillanti, gli ansiolitici, gli ipnotici, alcuni antidepressivi e il litio.
Come riattivare un metabolismo lento?
In tutti i casi, anche negli ultimi che ho descritto – ovvero quando alla base di un metabolismo lento possono esserci problemi ormonali, stress e farmaci – non si può prescindere dal seguire una corretta dieta che tenga presente del fabbisogno calorico e dell’attività fisica, anche un minimo, indispensabile per attivare il metabolismo, a maggior ragione, là dove abbiamo motivi validi che lo rallentano. Quindi accettare lo svantaggio, cercando però delle soluzioni per migliorare la situazione.
Chiariamo una volta per tutte un concetto: tutte queste situazioni sicuramente aggravano l’aumento di peso ma non lo determinano! Siamo sempre noi che lo determiniamo con le nostre abitudini di vita, e in questi casi bisogna stare più attenti a ciò che mangiamo e a ciò che bruciamo. Ricordate che l’ultima parola alla fine spetta sempre a noi, e anche se pensiamo di essere svantaggiati, sia per fattori genetici o altro, noi possiamo avere il controllo sul nostro stile di vita, e fare ciò che è necessario, facendo attenzione al nostro regime alimentare, all’attività motoria svolta, e al nostro stile di vita in generale.
Curiosità: le sostanze che aiutano a riattivare il metabolismo
Oltre ai consigli precedenti, un altro consiglio alimentare per chi ha un metabolismo lento è l’assunzione di sostanze termogeniche, come il peperoncino che contiene capsaicina, o come il caffè o il tè di efedra che contiene efedrina, tenendo conto delle controindicazioni che queste sostanze comportano, mentre si sono rivelati utili, secondo studi recenti, il ginseng, lo zenzero e la curcumina, per le loro proprietà adattogene, e che hanno anche altre attività biologiche benefiche per l’organismo umano: non si conoscono ancora bene i meccanismi di azione, ma sembra che queste sostanze siano in grado di stimolare il metabolismo.
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alla fine non ho capito se il rallentamento del metabolismo nell’anziano è o non è fisiologico.
se è fisiologico chiedo :oltre alla corretta alimentazione e all’attivita’ fisica,esistono medicinali
specifici che possono aiutare a migliorarlo?
Esempio:se sono impegnato a dimagrire con esercizi e dieta alimentare,esiste un medicinale che puo’
aiutare nel dimagrimento?
se si evitasse l’aumento di peso negli anziani,si avrebbe una larga fascia della popolazione
che vive meglio e ha meno bisogno del medico e di medicine.
mi piacerebbe avere 3 indicazioni 1.evita di mangiare questo. 2 fai questo tipo di attivita’ fisica. 3 se
vuoi
dimagrire assumi per il periodo della dieta questo prodotto.