Molti ne abusano e la somministrano anche ai bambini al primo accenno di febbre sotto consiglio dei medici. Ma la Tachipirina, il cui principio attivo è il paracetamolo, ha effetti collaterali molto sgradevoli ed effetti tossici ancora peggiori.

tachipirina

Uno sguardo sugli studi che dimostrano gli effetti negativi di paracetamolo e tachipirina.

Come sanno quasi tutti, il principio attivo della Tachipirina, come di un altro farmaco similare molto noto, l’efferalgan, è il paracetamolo. Questo farmaco viene usato, indiscriminatamente sia per gli adulti che per i bambini anche molto piccoli, come i neonati.

Quello che la gente non sa, grazie anche alla mancanza di informazione da parte del Sistema Sanitario Nazionale, è che la Tachipirina è un farmaco molto tossico e che può danneggiare in maniera marcata l’organismo e soprattutto il delicato sistema immunitario dei bambini.

Ma cominciamo con un certo ordine.

Gli effetti collaterali della tachipirina

Esiste una letteratura medica che riguarda il paracetamolo che risale già al 1967 (cfr Journal of Pharmacology and Experimental Therapeutics 156, 285, 1967), che spiega quali sono gli effetti collaterali del principio attivo della Tachipirina alle dosi terapeutiche: vertigini, sonnolenza, alterazioni ematologiche, secchezza orale, problemi di accomodazione, nausea, vomito, fenomeni allergici, tipo glossite (lingua gonfia) orticaria, prurito, arrossamenti cutanei, broncospasmo, porpora trombo-citopenica.

Questi effetti collaterali della tachipirina sono stati riportati anche circa vent’anni fa in un libro del dott. Roberto Gava (l’Annuario dei Farmaci), dove aggiunge che il paracetamolo possiede anche un’elevata tossicità acuta dose-dipendente con gravi effetti epatici, ittero ed emorragie, e la possibilità di avere una progressione verso l’encefalopatia, il coma e la morte.

Inoltre la Tachiprina può causare insufficienza renale con necrosi tubulare acuta, aritmie cardiache, anemia emolitica, agranulocitosi, e pancitopenia.

Gli effetti tossici della tachipirina

Gli effetti tossici del paracetamolo sono ampiamente noti da decenni, e gli ultimi studi risalgono ad una pubblicazione del 2010 da parte del New Zeland Ashsma and Allergy color Study Group a cura del dott. Wickens e Colleghi sulla rivista “Clinical & Experimental Allergy” . Quello che spiegano, in sintesi, è che il paracetamolo (quindi la tachipirina) è un potente farmaco ossidante e consuma le scorte del nostro più potente antiossidante: il GLUTATIONE. E quando questo scarseggia, il paracetamolo svolge la sua azione epatotossica.

“L’effetto epatotossico è esplicato da un metabolita del paracetamolo ( l’N-acetil-p-benzochinone), che viene neutralizzato da un sistema epatico glutatione-dipendente. Dopo che le scorte intraepatocitarie di glutatione si sono esaurite il metabolita si lega con le proteine del citosol epatocitario ( dopo circa dieci ore dall’assunzione) e svolge al sua azione epatotossica”.( L’Annuario dei Farmaci , dott. Roberto Gava).

I pericoli di vaccini + Tachipirina

Il dott. Gava aggiunge che il paracetamolo viene somministrato anche ai neonati, pur sapendo quanto questi scarseggino di sostanze antiossidanti come il glutatione. Tra l’altro sembra che la Tachipirina sia somministrata ai bambini piccoli dopo aver fatto i vaccini di routine, con conseguenze a dir poco disastrose e vi spiego perché.

Sappiamo che la cisteina ( un aminoacido essenziale che permette la produzione di glutatione da parte del fegato e del cervello) viene sintetizzata da un enzima, la metionina sintetasi, e che il mercurio contenuto nei vaccini blocca l’attivazione di questo enzima con la conseguenza di una maggiore probabilità di alterare lo sviluppo cerebrale con incremento di autismo e del disturbo da iperattività (ADHD), patologie che sono enormemente aumentate in questi ultimi anni. Tra l’altro i bambini autistici hanno il 20% in meno di cisteina disponibile e il 54% di livelli più bassi di glutatione e questo comporta una maggiore incapacità del loro organismo di espellere metalli tossici come il mercurio (sia alimentare che dei vaccini).

Ne consegue che questi soggetti non dovrebbero mai assumere Tachipirina almeno nei primi anni di vita, sicuramente non prima di aver superato i due anni. Infatti sotto i sei mesi, un bimbo non è in grado di espellere il mercurio vaccinale poiché il fegato è ancora “immaturo”. È dimostrato, tra l’altro, che il mercurio entra molto facilmente e si accumula nei tessuti cerebrali dei bambini (ma non solo, vedere post sui vaccini) dato che la loro barriera encefalica è più recettiva.

In più, il mercurio, a dosi elevate altera la mitosi cellulare in un cervello in accrescimento come è quello di un bambino.

Studi scientifici del 2008 e del 2009 hanno dimostrato che l’assunzione di paracetamolo aumenta la probabilità dei bambini piccoli di ammalarsi di autismo. Eppure la Tachipirina spesso viene data dopo l’assunzione dei vaccini per “spegnere” gli effetti visibili e tranquillizzare quei genitori totalmente ignari di ciò che potrebbe succedere in quei soggetti più predisposti a livello immunitario ai danni dei vaccini.

Febbre alta? Tachipirina. Il bambino piange? Tachiprina. Abitudine che spesso non finisce con l’età, perché molti adulti assumono Tachipirina ai primi sintomi di mal di testa, mal di schiena o semplicemente per qualche linea di febbre.

Pochi giorni fa è uscita una notizia su Informasalus, che riporta uno studio coordinato dal dott. Julian Crane : “Farmaci con paracetamolo: rischio asma e allergie per i bambini”. Il dott. Crane spiega che secondo le sue ricerche, i bambini che hanno utilizzato il paracetamolo prima di aver compiuto i 15 mesi di età ( il 90%) hanno il triplo di probabilità in più di sviluppare una sensibilità agli allergeni e il doppio di probabilità in più di sviluppare sintomi come l’asma verso i sei anni rispetto ai bambini che non hanno assunto Tachipirina e simili farmaci con paracetamolo.

Tutte queste notizie dovrebbero farci riflettere, anche perché si tratta di un farmaco che più che un’azione antinfiammatoria ha un’azione antipiretica e analgesica. Quindi attenti agli abusi, poiché è una sostanza che svolge sempre e comunque un effetto epatotossico.

Il consiglio del dott. Roberto Gava (specializzato in Cardiologia, Farmacologia Clinica, Tossicologia Medica, si è perfezionato in Omeopatia Classica, Agopuntura Cinese, Ipnosi Medica) è quello di

  • non somministrare paracetamolo ai bimbi piccoli, specie se immaturi o se hanno assunto farmaci per tempi prolungati o se sono stati sottoposti a vaccini da meno di un mese
  • non vaccinare i bambini sotto i due anni di età
  • non accettare mai più di uno o massimo due vaccini per volta
  • far eseguire a bambini esami ematochimici per capire le capacità antiossidanti e quanto sia maturo il loro sistema immunitario e la loro capacità epatica di espellere le tossine

Infine, cercate medici che abbiano una visione più aperta alle conoscenze di Medicina Naturale e di Omeopatia in generale, che sappiano seguire i genitori nel gestire le malattie dei primi anni di vita, aumentando le difese immunitarie del bambino senza imbottirli di farmaci come la Tachipirina a tutti i costi.

CONSIGLIO PER I GENITORI: approfondite le vostre conoscenze personali sulle possibilità di cure alternative non tossiche, per voi e i vostri figli. Molti problemi si potrebbero risolvere soltanto rivedendo errate convinzioni ormai radicate nell’ inconscio collettivo dalle case farmaceutiche e dagli enti governativi, e adottando uno stile di vita più corretto, evitando l’assunzione continua di farmaci tossici come la tachipirina (ma non solo). Le alternative ci sono, ed alla portata di tutti. Pensateci.


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Gli effetti collaterali e tossici della Tachipirina

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5 pensieri su “Gli effetti collaterali e tossici della Tachipirina

  • 20 Settembre 2013 alle 11:44
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    Ciao,ho letto questo articolo e mi piace tanto.Ieri ho fatto il taglio cesareo e stanotte,anche se non avevo dolori e stavo bene,l’infermiera mi fa obligato a prendere 2 belle pastiglie di tachipirina.Io per “buona pace” ho fatto finta di assumer la (me le metteva lei in boca) ma dopo le ho sputate in un fazzoletto e poi ho fatto una ricerca(attraverso l’iPhone ) sulla tachipirina.
    È vero,il pediatra,per la mia piccola che adesso è a casa col papà aveva consigliato la tachipirina se la mia piccolina poteva avere la febbre.Mi ricordo 2 anni fa,dopo averli fatto il vaccino,il pediatra mi ha detto di passare in farmacia e prendere la tachipirina per averla SEMPRE in casa per qualsiasi problema della piccola.
    Mio marito si è arrabbiato e mi ha detto che non compra la tachipirina perché per come sa lui è pericolosa per i grandi e anche per i più piccoli.
    Quindi mia figlia che adesso ha quasi 2 anni nn la mai presa.
    Ma se non fosse stato mio marito ad impedir melo io l’avrei comprata.
    La cosa più bruta e che leggo forum dove le mammine danno della tachipirina ai loro neonati senza pensare agli effetti collaterali.
    Vi sembra giusto????!!!…:(

    Rispondi
  • 9 Luglio 2014 alle 09:07
    Permalink

    Cosa dare in sostituzione della tachipirina ad adulti e bambini in caso di febbre alta?

    Rispondi
    • 9 Luglio 2014 alle 12:40
      Permalink

      Gentile Vadia, ho scritto un’articolo su questo: http://www.naturopatia-blog.it/rimedi-naturali-per-sostituire-aspirina-e-tachipirina/.
      C’è da dire che intanto va capito perchè il bimbo ha la febbre, quindi sopprimere una febbre non troppo alta non da la possibilità di capire qual è la causa. In caso di febbre elevata si possono usare questi rimedi, con una posologia di 3 granuli da sciogliere in bocca ogni 2-4 ore. Ricordo anche che la febbre è una reazione benefica del sistema immunitario che si allerta e che uccide con il calore virus e batteri ( anche le cellule tumorali). Quindi un po’ di buon senso, e a meno che non si tratti di bimbi che tendono alle convulsioni con la febbre alta, cerchi di fargliela tenere almeno fino ad una temperatura di 38- 38, 5. Intervenga poi con l’omeopatia nel caso ci siano insofferenze legate alla febbre, come mal di testa, dolori, ecc. Ma ripeto: è imprescindibile una diagnosi del medico per verificare la febbre a cosa è dovuta. Le faccio un piccolo ripasso di rimedi possibili:

      Belladonna: nei casi in cui durante la fase febbrile il bambino ha il volto congestionato, è sudato, particolarmente prostrato, ed esprime il desiderio di essere lasciato tranquillo al buio; può essere, anche, presente dilatazione delle pupille (midriasi).

      Aconitum: per una febbre ad esordio improvviso, in genere notturno, senza sintomi specifici, soprattutto se causata dall’ esposizione al freddo; durante la fase febbrile il paziente tende ad essere agitato e richiede di bere, spesso è presente tosse notturna secca, abbaiante.

      Apis Mellifica: adatta nei casi di febbre alta, con assenza di sete, soprattutto se accompagnata a violenta cefalea, stato soporoso, volto congestionato con agitazione del capo che viene ruotato da una parte all’altra del cuscino. Segno concomitante, molto indicativo, è la presenza di una tonsillite con ugola rigonfia e tumefatta.
      Febbre non elevata. Consiglio, sempre e comunque di rivolgersi ad un buon Omeopata che possa seguire al meglio caso per caso.

      Rispondi
  • 9 Giugno 2015 alle 22:50
    Permalink

    Buonasera.
    Temo di averappena oggi provato su mio figlio che ha appena 10 mesi quello che vienne descritto in questo articolo. Al consiglio del pediatra li ho somministrato la tachipirina per ben 3 settimane quasi tutti i giorni per un dolore fortissimo dei dentini ( incisivi superiori ) che hanno tagliato la gengiva a distanza di 1 settimana l’uno dall’altro. il fatto sta che a giusto 3 settimane di uso prolungato 2-3 volte/di’ il bambino si e riempito di papule rosse su tutto il pancino e si gratta moltissimo… Ce li ha gia da un po di giorni, ma oggi ho osservato la comparsa di altre papule, rossore molto accentuato e prurito a circa 15 min. dopo la somministrazione di Tachipirina. Spero di non aver fatto troppo danni al mio bambino. Chiedo al naturopata un consiglio su come potrei comportarmi…se posso fare qualche cosa per evitare eventuali danni epatici…per esempio disintossicare il fegato.
    Saluti,
    Flo

    Rispondi
    • 11 Giugno 2015 alle 09:05
      Permalink

      Gentile Flo, potrebbe provare a fare degli impacchi di argilla verde sul pancino del bimbo. Usare argilla verde ventilata (in vendita nelle erboristerie, nei negozi di medicina naturale o nelle farmacie dove però è solitamente è più cara. Può Mettere in una terrina, non di metallo, due bicchieri di argilla (nel caso di un adulto la dose aumenta a 5 bicchieri) e aggiungere circa 2 bicchieri di acqua, lasciando che il composto si uniformi autonomamente nel lasso di tempo di una-due ore (nel caso in cui avete poco tempo, miscelare dolcemente con l’ausilio di un mestolo di legno) fintanto che il composto assomigli come densità ad una crema di cioccolata. Poi preparare un foglio della grandezza approssimativa del pancino del bambino, ricavato da un foglio A4, oppure dalla carta del pane e stendervi sopra l’argilla con uno spessore di circa 1 cm , anche 1 cm e mezzo. Coprire l’argilla uniformemente con della garza, di modo ché nel momento in cui venga tolto l’impacco, non rimangano residui sulla pancia. Apporre l’impacco sulla pancina con dolcezza ma con decisione, e lasciarlo agire per almeno 30 minuti, un’ora, passati i quali, nel caso la febbre perdurasse, rifate il procedimento.Nei casi più ostinati servono anche 3 impacchi, soprattutto nei bambini cui in precedenza hanno fatto ricorso ad antibiotici o tachipirina e il cui organismo è saturo di tossine. Questo serve a depurare l’organismo. E’ ovvio che suo figlio abbia avuto un sovraccarico di farmaco, e purtroppo più di questo non posso consigliarle, data l’età tenera del bambino. Dai tre anni può aiutare molto lo sciroppo ” Linfo-immuno”, della Biofarmex, che ha una azione regolatrice del sistema immunitario, sia in caso di allergie, sia in caso di affezioni virali, e in più stimola gli antiossidanti a livello epatico. Per il futuro le consiglio di acquistare dei piccoli giochini atossici che si fanno masticare al bimbo per alleviare il fastidio alle gengive e che servono ad accelerare la rottura delle stesse per facilitare l’uscita dei dentini. Si tratta di giocattoli in gomma ruvida contenenti liquido refrigerante da tenere in frigo o freezer e dare al bambino da ‘mordicchiare’: l’effetto anestetico del freddo, unito al massaggio esercitato dalla superficie ruvida, aiutano a ‘distrarre’ il bambino dalla sensazione fastidiosa. Spero di esserle stata di aiuto. Un abbraccio, a lei e al piccolo.

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