Quanto contano i nostri pensieri e le nostre paure sul nostro stato di salute? Sono quelle che ci fanno ammalare e come avviene questo processo? Si chiama effetto nocebo e ve lo spieghiamo qui…

Effetto nocebo

Dopo aver affrontato l’argomento dell’effetto placebo, che è in grado di influenzare positivamente il nostro sistema di guarigione, parliamo brevemente dell’effetto dei pensieri negativi sulla nostra vita.

Se il pensiero positivo ci può liberare dalla depressione o addirittura può farci guarire un ginocchio danneggiato, pensate che implicazioni devastanti possono avere credenze negative sul nostro stato di salute, fisica e mentale.

Quando la mente, grazie alla suggestione positiva, porta a miglioramenti di salute, si parla di effetto placebo, quando invece la mente si lascia coinvolgere da suggestioni negative, gli effetti negativi sono chiamati effetto nocebo.

“Hai 6 mesi di vita”: morire di cancro senza avere il cancro

In medicina, l’effetto nocebo può essere altrettanto potente dell’effetto placebo, anzi forse anche di più.

Quando entrate in uno studio medico, fate attenzione a ciò che vi viene detto: un medico, con la sua autorevolezza, può trasmettere messaggi negativi volti a togliere speranza al paziente, un atteggiamento che io ritengo assolutamente non giustificato. La mente è in grado di programmarsi rispetto ai messaggi che riceve, soprattutto se questa se ne convince. Un esempio è dato dall’abitudine dei medici a decidere dell’aspettativa di vita dei pazienti: un’affermazione del tipo “lei ha sei mesi di vita”, può condizionare pesantemente, anzi oserei dire totalmente, l’aspettativa di vita, e la risoluzione di una malattia, se pur grave. Se decidete di crederci, è molto probabile che non vi rimanga più molto tempo da vivere su questa terra.

La potenza delle credenze, sia positive che negative, è ormai scientificamente provata.

Alcuni testi riportano casi di persone morte di cancro, che in realtà non avevano il cancro, ma erano convinti di averlo, e il loro medico era convinto che fosse così, tranne poi scoprire, dopo la loro morte, che erano morti per altre cause. Ma quali? Sono morti di cancro, ma non a causa del cancro: quando una persona è convinta di essere impotente e di non avere più speranza, si innescano dei meccanismi perversi che faranno in modo che il corpo ubbidisca al condizionamento innescato dalla mente (è proprio questo che chiamiamo effetto nocebo!).

Il corpo ubbidisce alla nostra inconscia convinzione. Le convinzioni positive o negative hanno un impatto, non solo sulla nostra salute, ma su tutti gli aspetti della nostra vita. Henry Ford affermava:

“Se credete di potere, o credete di non potere, avete ragione.”

Basta pensare all’uomo che bevve, apparentemente senza coscienza, i batteri che causavano il colera, oppure alle persone che camminano sui carboni ardenti senza ustionarsi: ho conosciuto alcune di queste persone: se tentennano nella loro credenza di poterci riuscire si ritrovano con i piedi scottati! Come afferma il biologo Bruce Lipton:

“Le credenze sono come i filtri di una macchina fotografica: possono cambiare il modo in cui vediamo il mondo.”

E il nostro funzionamento biologico si adegua a queste credenze. Quindi se riusciamo a riconoscere il potere delle nostre credenze, possiamo acquisire la chiave della nostra libertà. Non possiamo cambiare il nostro codice genetico, ma possiamo cambiare la capacità di interagire su di esso tramite la nostra mente. Questa è Epigenetica. L’importante è comprendere che possiamo scegliere cosa vedere, e che sono le credenze a controllare la nostra vita, e non i geni.

Nel Vangelo di San Tommaso Gesù afferma:

“La malattia non avviene per caso, ma è frutto di cattivi pensieri”

I nostri cattivi pensieri, le nostre credenze. Maestri come Gesù o Buddha ci raccontano la stessa storia da millenni, e ora la scienza sta andando nella stessa direzione. Teniamone conto.

Il Mahatma Gandhi ha detto:

“Le tue convinzioni sono i tuoi pensieri
I tuoi pensieri sono le tue parole
Le tue parole sono le tue azioni
Le tue azioni sono le tue abitudini
Le tue abitudini sono i tuoi valori
I tuoi valori sono il tuo destino”

Possiamo scegliere se vivere nella paura o nello stress, oppure no, se guardare il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno. Per vivere una vita piena e rigogliosa, dobbiamo non solo eliminare i fattori di stress, ma cercare attivamente di vivere una vita gioiosa piena d’amore e di gratificazione, che stimoli i processi di crescita. Anche se siamo assediati continuamente da una enorme quantità di preoccupazioni irresolubili che coinvolgono la nostra sfera personale, il lavoro, o la nostra comunità globale, il nostro mondo, dobbiamo sforzarci di reagire in maniera positiva. La nostra maggior nemica è la paura. La paura uccide. Ci paralizza. Ci tiene in ostaggio di noi stessi. La paura ci rende ottusi.

effetto nocebo

Ma come si attivano i processi biologici negativi dell’effetto nocebo?

Le nostre credenze negative, attivate anche dalla paura e dallo stress, sono in grado di attivare l’asse HPA, e cioè l’asse ipotalamico-ipofisario-surrenale. In assenza di pericoli, l’asse è inattivo, ed è attiva la crescita. Ma quando la mente percepisce un pericolo, una minaccia ambientale, l’asse manda un segnale all’ipofisi (la ghiandola pituitaria), la ghiandola del comando, mobilitando i cinquanta trilioni di cellule per affrontare l’emergenza. In risposta alla minaccia esterna, l’ipofisi invia un segnale alle ghiandole surrenali, che cominciano a secernere gli ormoni dello stress. Questi coordinano le funzioni degli organi del corpo fornendoci l’energia sufficiente per combattere il pericolo o per fuggire. Una volta che questo allarme surrenali è scattato, ecco che gli ormoni dello stress costringono i vasi sanguigni del tubo digerente, forzando il sangue, che fornisce energia, a irrorare braccia e gambe, che ci consentono la fuga. Prima il sangue irrorava gli organi viscerali. Questo meccanismo di “spostamento” inibisce le funzioni relative alla crescita. Senza il nutrimento adeguato gli organi non funzionano come dovrebbero, e interrompono funzioni vitali come digestione, assimilazione, escrezione, ecc. Senza contare che quando “parte” l’asse HPA, gli ormoni surrenali sono in grado di inibire anche il nostro sistema immunitario, che è il nostro sistema di difesa, l’esercito che ci difende dai nemici. Gli ormoni dello stress sono talmente efficaci nell’inibire il sistema immunitario che vengono dati ai trapiantati per evitare le crisi di rigetto. Quindi una conseguenza secondaria dell’attivazione dell’asse HPA è l’interferenza con la nostra capacità di combattere le malattie. L’attivazione dell’HPA interferisce anche con la nostra capacità di rimanere lucidi. Gli ormoni dello stress agiscono su di una parte del cervello che si chiama rombencefalo e restringono i vasi sanguigni del proencefalo riducendone la capacità operativa. Inoltre reprimono la capacità della corteccia cerebrale prefrontale che svolge un ruolo nell’attività cosciente e volitiva. Quindi, da una parte si attivano i processi di sopravvivenza, dall’altra ciò avviene al prezzo di una minore consapevolezza e di una ridotta capacità di ragionamento. Tutto questo, non perché dobbiamo fuggire di fronte all’attacco di una belva feroce per salvarci la vita, ma per qualunque problema quotidiano che non riusciamo a gestire e che ci scatena la PAURA.
Vi suggerisco, quindi, di esaminare come le vostre paure condizionino pesantemente la vostra vita. Da dove vengono queste paure? Sono reali? Contribuiscono ad una vita migliore o  non fanno altro che innescare in voi un effetto nocebo? Il presidente degli USA Roosevelt diceva:

“Non c’è niente di cui aver paura, se non la paura stessa”

Se non vogliamo cadere vittime dell’effetto nocebo da noi stessi innescato, quindi, impariamo quindi a controllare la nostra paura, e tutto il sistema di credenze che ne deriva. Lasciar andare le nostre paure è il primo passo per realizzare una vita più piena ed appagante.

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Effetto nocebo: le credenze negative che fanno ammalare

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